Antonutti Chiara

Menzione Speciale Tragos 2023 “Sezione Drammaturgia – Teatro Donna” alla XVII edizione del “Concorso Europeo per il Teatro e la Drammaturgia Tragos” con: “Donne nel cuore”.

Violinista e violista che assapora curiosa mondi sonori eterogenei come la terra friulana da cui proviene; è anche autrice di testi che disegnano sinergie preziose tra musica e parole.
È membro stabile della Fvg Orchestra, istituzione regionale del Friuli Venezia Giulia e dell’ensemble femminile Le Pics, un doppio quintetto di fiati e archi che si dedica allo studio del repertorio di questa particolare formazione.
È proprio con Le Pics che si apre l’opportunità per Chiara di sperimentarsi in una nuova modalità espressiva, la scrittura: nel 2020 decide di raccontare nero su bianco l’efferato femminicidio della sua bisnonna Anna; nasce Donne nel cuore, un monologo in musica che l’autrice porta in scena con Le Pics in veste di musicista e voce recitante.
Questo monologo ha vinto il terzo premio alla decima edizione del Concorso Autori Italiani della rivista Sipario nel 2022 e della menzione speciale al Premio Salvatore Quasimodo.  
Donne nel cuore è anche il nome di un progetto di più ampio respiro che attraverso concerti e spettacoli teatrali vuole sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza di genere.
Nel 2010 ha conseguito la laurea triennale in Relazioni Pubbliche presso l’Università degli studi di Udine.
Quando chiude la custodia del suo strumento, Chiara s’immerge tutta d’un fiato nelle passioni che nutrono la sua anima: il cinema, la natura, il ballo e la lettura di un bel romanzo o un testo di psicologia (preferibilmente di Alexander Lowen).

 

N.B. il curriculum viene pubblicato come inviato dall’autore all’epoca del ricevimento del premio.

Donne nel cuore prima che uno spettacolo, è stato un modo per fare pace con una storia dolorosa che ha segnato profondamente la famiglia dell’autrice Chiara Antonutti: la brutale uccisione della sua bisnonna Anna da parte di un compaesano nel 1936. Un detto a metà che chiedeva da tempo di essere scoperto e che è emerso in tutta la sua potenza e drammaticità nel dialogo a distanza con Anna, un’anima la cui bellezza non è stata oscurata dalla tragedia che l’ha strappata alla vita. Anna, viveva nella paura e sapeva in cuor suo che sarebbe successo qualcosa di brutto. Anna fu lasciata da sola al suo destino e con lei le sue figlie, che per tutta la vita hanno dovuto convivere con una ferita mai cicatrizzata. Una storia carica di dolore, consumatasi in un piccolo paese della campagna friulana, che si era quasi persa nel tempo e che rimanda prepotente al tema della violenza contro le donne: l’esperienza di Anna diventa così l’occasione per riflettere sui meccanismi della violenza, la sua dinamica all’interno delle relazioni e le sue declinazioni (pregiudizio, discriminazione e stereotipi); a ogni episodio è associata una composizione musicale che dipinge in musica le atmosfere evocate dal testo.