Segnalazione Speciale Vincenzo Di Lalla 2023 “Sezione Drammaturgia – Atti Unici” alla XVII edizione del “Concorso Europeo per il Teatro e la Drammaturgia Tragos” con: “Matilda (Matilde di Canossa e Bernardo da Sologno)”.
La mia attività lavorativa si è svolta all’interno di una organizzazione di artigiani e piccole imprese (Confartigianato) della provincia di Reggio Emilia e Modena con incarichi di funzionario.
Sia nella mia attività lavorativa che attualmente, come studioso, mi occupo di sviluppo economico e di demografia, in particolare dell’appennino reggiano, oltre che di creazione di eventi e convegni su temi e argomenti tra cui: Indagine con questionario “Le imprese e la criminalità”; Iniziativa “La semplificazione difficile” con un ‘Processo alla burocrazia’ (Giudice unico il Prof. Ugo Ruffolo); Convegno sul “Malessere demografico” a Marola (RE) col Prof. Golini demografo illustre e Presidente ISTAT,…. fino alla recente iniziativa “Appenino reggiano: Progetti di futuro – Declino demografico e sviluppo socioeconomico” (Felina di RE – Ottobre 2022).
Mi diverte scrivere, talvolta in rima, su fatti di costume, persone e mi interesso di storia locale. Ho vissuto a Quattro Castella (RE) dove è nato il “Corteo Storico Matildico” in un territorio in cui le “testimonianze storiche” su Matilde sono particolarmente visibili a cominciare dal castello di Bianello, alla rupe di Canossa, al castello di Rossena, fino alla chiesetta della “Madonna della battaglia” solo per citare le più vicine. Tutta la provincia reggiana è territorio matildico e la presenza della Gran Contessa si percepisce nelle case torri di tanti paesi, nei resti degli ‘ospitali’, nei castagneti matildici, nelle pietre di tanti borghi. Mi affascina la figura di una donna straordinaria entrata nel mito. Nello scontro con l’imperatore ci sono tutte le caratteristiche della mitologia (Davide contro Golia, buoni contro cattivi, bene contro male,…). Qualche mese fa, in una puntata dedicata a Matilde di Canossa di ‘Passato e presente’ della rete RAI, Paolo Mieli ha osservato: Più la vedo, più la studio più mi stupisco che non sia stato fatto un grande film su Matilde di Canossa perché la sua è una storia di una modernità… anche nel rapporto con gli uomini… una guerriera…”. Il mio testo è dedicato a questo mito.
N.B. il curriculum viene pubblicato come inviato dall’autore all’epoca del ricevimento del premio.
Il testo è ambientato nelle ore decisive della terza discesa in Italia dell’esercito imperiale di Enrico IV (1090 / 1092) per risolvere sul campo di battaglia le storiche divergenze con il Papa e liquidare una volta per tutte l’esercito di Matilde suo principale alleato. Matilde e i suoi militari vivono con particolare drammaticità questo momento avendo ben presente la disparità delle forze in campo. In questo contesto si realizza la coraggiosa scelta della Grancontessa che, con lungimiranza e coraggio, ordina ai suoi soldati di attaccare l’armata di Enrico IV. Il disegno di Matilde trova appoggio in Bernardo da Sologno che comanda le milizie dell’alto Appennino e nell’eremita Giovanni da Marola. Nell’Ottobre 1092, l’imperatore, fiducioso nella propria schiacciante superiorità e convinto di trovare l’esercito di Canossa arroccato nel castello, si fa cogliere impreparato dalla temeraria iniziativa della grande Contessa e viene duramente sconfitto. In questo scenario si realizza la platonica relazione d’amore fra Matilde e Bernardo: la Contessa ha intuito da tempo i sentimenti del giovane Bernardo ed è, a sua volta, segretamente innamorata di lui. Lusingata dalla sua totale dedizione e preoccupata per la integrità in battaglia del suo amato la Grancontessa si rivolge a Dio offrendo il voto di rinuncia ad amare Bernardo in cambio della vittoria del suo esercito e della vita del suo amato.
Il componimento può essere recitato da una o più voci oppure – in caso venisse musicato – essere il testo di una opera musicale: è idoneo ad un utilizzo nelle scuole.